Le sue opere più importanti sono, a partire dal 1544, le grandi tele per la scuola di S. Marco, per la Trinità, ma soprattutto per la scuola di S. Rocco, alla cui decorazione si dedicò per 23 anni dipingendo scene del Vecchio e del Nuovo Testamento (tra queste è da ricordare, per la profonda drammaticità, una Crocifissione). Numerosi i suoi ritratti, la Donna in lutto di Dresda, il Sansovino degl
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mitologia religione
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L’evidente influsso di Tiziano, che si coglie intensamente nella Susanna e i vecchioni (Londra, coll. priv.) e nella Venere di Amsterdam (Rijksmuseum), ispirata alle famose Veneri del maestro, lavoro che è alla base dello stile di Sustris che si evolve accogliendo suggestioni da Tintoretto, Schiavone e Veronese, ma anche da Salviati e da Parmigianino nell’ambito di un percorso la cui ricostruzion
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amsterdam lambert sustris
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Figlio di un tintore da cui prende il suo nome d'arte, Tintoretto è l'unico grande pittore del Rinascimento a non avere mai abbandonato Venezia.
In occasione del cinquecentesimo anniversario dalla nascita, arriva in anteprima al cinema Tintoretto. Un Ribelle a Venezia.
Un esclusivo documenti-film prodotto da SkyArte dedicato alla figura di un pittore straordinario, mutevole e cangiante, istinti
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cinema; docufilm
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Cosa c'entra Veronica Franco, la più famosa "cortigiana onesta" della Venezia cinquecentesca con il pittore Tintoretto, anche lui Veneziano? Molto in realtà. Il Tintoretto fu infatti un assiduo frequentatore del salotto culturale della Franco e le fece due ritratti, o almeno così ritengono i più, p
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veronica franco cortigiane
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